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La lavoratrice deve comunicare immediatamente lo stato di gravidanza e produrre la relativa documentazione. |
L’azienda deve valutare i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici in gravidanza, individuando le misure di prevenzione- protezione da adottare ed informare le lavoratrici ed il rappresentante per la sicurezza, sui risultati della valutazione e sulle conseguenti misure di protezione e di prevenzione adottate. |
Durante la gravidanza la lavoratrice ha diritto a permessi retribuiti per effettuazione di esami obbligatori, dietro presentazione di apposito certificato. |
Il periodo di astensione obbligatoria è complessivamente pari a 5 mesi (due mesi prima del parto presunto e tre mesi successivi al parto effettivo) mentre l’astensione facoltativa è pari di norma a 6 mesi. |
La lavoratrice deve presentare all’INPS in via telematica domanda di indennità di maternità, copia della domanda deve poi essere presentata al datore di lavoro. |
Dopo la nascita del bambino la lavoratrice dovrà inviare al datore di lavoro il certificato di nascita. |
La lavoratrice, al rientro dalla maternità ed entro il primo anno di vita del bambino, ha diritto ad assentarsi per l'allattamento (da 1 a 2 ore al giorno a seconda dell’orario di lavoro); la relativa retribuzione è a carico dell'INPS. |
In caso di malattia documentata del figlio, il genitore ha diritto ad assentarsi dal lavoro, giustificato ma non retribuito, se il bambino ha meno di 3 anni senza limite di giornate, mentre da 3 e fino ad 8 anni l’astensione è per un massimo di 5 giorni annui. |
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